ELMER AWARD A IZ5AGZ

C’è un sentimento, senza nome credo, che confina con la curiosità, ma è di più: è la voglia di scoprire e capire. E coinvolge altri perché questa fame si nutre, oltre che del confronto con il proprio sapere, anche della gara con chi forse ha scoperto di più. È un po’ come la fame degli squali, non finisce mai. Produce felicità e contribuisce all’amicizia. Attecchisce facilmente tra i radio amatori perché la multidisciplinarietà propone filoni di interesse e ricerca sempre nuovi.
Quando si prova a fare un circuito che si crede essere una novità si provano gli stessi momenti intensi di Marconi. Magari si lotta contro la propria ignoranza mentre Lui inventava qualcosa di grande, ma alla base c’è sempre la sfida con l’ignoto. Non è qualcosa di proprio, ritengo che sia quel di più che ci da la civiltà. È proprio questa che va preservata e riproposta. Se e quando ci si rende conto di questa realtà ecco che viene naturale battersi perché la conoscenza e le tradizioni si perpetuino, anche nel nostro piccolo mondo di radioamatori.
È un mondo diventato piccolo dalla radio in poi, rendendo lo scambio di idee e conoscenza con altri gruppi di OM consuetudine. E l’associazione dei radioamatori americani ARRL è per me, fin da quando ero ragazzino, più che una consuetudine: un riferimento. Così potete immaginare con quale emozione io abbia accolto l’ELMER AWARD, presentato dalla sezione ARI di Vinci, cui appartengo.
Lo dedico a molti OM da mio padre Francesco al telegrafista Renzo, per arrivare agli ultimi OM che superato l’esame sono parte del nostro sodalizio. E allora forza, che l’anno prossimo si spera ci siano moltissimi aspiranti radioamatori!
Grazie amici, Alessandro Frezzotti – IZ5AGZ